La musica è il miglior modo per esprimere i miei sentimenti

Leonardo, nato a Roma nel 1999, ha iniziato a studiare pianoforte all’età di 8 anni. Si è diplomato al Liceo Musicale Farnesina di Roma, dove parallelamente allo studio del pianoforte ha iniziato anche lo studio della viola. Dal 2018 studia pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, grazie ai suoi due strumenti ha fatto parte di tante orchestre, tra cui l’orchestra Papillon, l’orchestra del Liceo Farnesina, la Juniorchestra dell’Auditorium Santa Cecilia e l’orchestra da Camera I Folli. Grazie a queste orchestre vanta di numerosi concerti di fronte a politici italiani (Giorgio Napolitano, Sergio Mattarellla, Pietro Grasso) e collaborazioni con musicisti Internazionali (Roberto Nobilio, Paolo Pollastri, Simone Genuini, Giovanni Sollima, Andrea Bocelli, Steven Tyler, Renato Zero, Mario Brunello). Dagli anni del Liceo, aspira alla musica da camera, in particolare in formazioni comprendenti archi e pianoforte, con l’ obiettivo di ricercare un suono ben amalgamato con il resto della formazione.

Il tuo bellissimo percorso musicale dimostra, oltre che la tua passione per lo studio del proprio strumento, il forte interesse per la musica da camera e dunque il desiderio di incontrarsi suonando. Ezio Bossi dichiarò in questo senso che ” la musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme.” Rendici partecipe alle diverse esperienze orchestrali che hai vissuto e del tuo coinvolgimento con la musica da camera.

La prima orchestra di cui ho fatto parte è stata l’orchestra papillon, e lì ho imparato le cose basilari su come si suona in orchestra: andare a tempo, seguire con l’occhio il direttore e con l’orecchio i colleghi musicisti, alle prove portare sempre gli spartiti il leggio e una matita ecc. Invece l’orchestra del Liceo e la juniorchestra in particolare sono state una scuola di formazione, mi hanno insegnato tutto ciò che c’è da sapere sulla tecnica d’arco, sull’ascoltare le parti degli altri e sull’affrontare l’esecuzione musicale in maniera critica. Una cosa che il direttore della juniorchestra, Simone Genuini, era solito fare era quella di chiederci durante le prove: “che accordo è quello in questo punto del brano?”. Con questa domanda ci spingeva non solo ad ascoltarci mentre suonavamo ma anche a sviluppare una conoscenza non solo strumentale della musica e a porci delle domande del tipo “perchè il compositore in questo punto del brano mette proprio questo accordo e non un altro?”. Però c’era qualcosa che mi mancava: in una sezione orchestrale nessuno è realmente fondamentale. Se qualcuno fingesse di suonare nessuno se ne accorgerebbe. Nella musica da camera non è così, ognuno suona la sua parte e questo rende tutti ugualmente importanti. Infine da Dicembre 2018 faccio parte dell’orchestra da camera I Folli. È una bella esperienza perchè essendo noi ragazzi ad autogestirci abbiamo la possibilità di crescere, sia da un punto di vista musicale che da un punto di vista logistico

Quali sono le tue preferenze in musica? Nell’arte in generale? Che opere vorresti studiare?

Adoro l’arte romantica. L’amore per la natura, la rappresentazioni degli ideali di patria e di eroe (in particolare gli eroi Byroniani) ma anche una prima forma di analisi psicologica dei personaggi. Il mio compositore preferito infatti è Chopin, anche se ha composto poca musica da camera, nonostante questo il suo trio per pianoforte e la sua sonata per violoncello e pianoforte sono pezzi molto interessanti. Un autore che sicuramente vorrei studiare in futuro è Brahms, uno dei più grandi compositori di musica da Camera.

La speranza di tanti vige nella presa di coscienza della gravità della situazione provocata dall’uomo: ambiente, inequità, precarietà… La musica è un valore inestimabile di fronte al vuoto culturale.Spiegaci come vivi la tua arte.

La musica è il miglior modo che ho per esprimere i miei sentimenti. Io non sono molto bravo a esprimere quello che provo a parole (anche se qualcuno direbbe il contrario, però quando mi siedo al pianoforte è completamente diverso. Certe volte quando sono confuso su ciò che sto provando in quel momento, mi siedo e suono qualcosa. Mentre lo faccio istintivamente trasmetto le mie emozioni nella musica e da ciò che sento con le mie orecchie capisco che emozioni sto provando..

Due opere preferite?

il secondo movimento dal trio op.100 di Schubert e la ballata in sol minore di Chopin Area degli allegati

Intervista a Leonardo Titta

Laurence Jeantet

RispondiInoltra

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.